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Festival 2024

Pubblico e privato insieme per trovare soluzioni verdi nelle città

"Le aree verdi in città riducono obesità, depressione e malattie cardiache", così Matilda van den Bosch dell'European Forest Institute

“Se si rispettassero le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’accesso agli spazi verdi, nelle città europee si eviterebbero 43 mila morti l’anno e il servizio pubblico nazionale potrebbe risparmiare centinaia di euro a persona”. Queste le parole di Matilda van den Bosch, senior researcher European Forest Institute, intervenuta ieri al talk “Corridoi ecologici e infrastrutture verdi. Come la biodiversità influisce sulla nostra vita” all’interno di Cinema In Verde, il Festival di cinema internazionale che fino a domenica 22 settembre sarà protagonista della scena all’Orto Botanico di Roma

“Il verde in città non rappresenta solo un elemento estetico: è essenziale per migliorare la qualità della salute e per abbassare il livello della spesa pubblica”, ha spiegato Matilda van den Bosch. “Le aree urbane verdi riducono fattori di rischio come l’obesità, la depressione, le malattie cardiache, l’asma, i tumori e migliorano la qualità del sonno, la memoria, il benessere”. Al talk hanno preso parte anche Eva Alessi, responsabile sostenibilità WWFLuca Ruini, vice presidente HSE&E Gruppo Barilla Fabio Attorre, direttore dell’Orto Botanico di Roma.

Oggi, sabato 21 settembre, sarà protagonista la finanza con il talk “Finanza (in) green” alle ore 17, che tratterà la narrazione del valore sociale e ambientale della finanza, a partire da una visione incentrata sulla sostenibilità. Il dialogo sarà tra due esperte del settore e con due approcci differenziati: Elena Shneiwer, Cassa Depositi e Prestiti e Martina Rogato, Founder ESG Boutique. 

Domenica 22 settembre la cerimonia di premiazione con il regista Paolo Virzì, l’attore Lino Guanciale e il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. 

Tra i titoli in concorso, “White Plastic Sky” ci trasporta in un futuro in cui gli esseri umani si trasformano in alberi e in gioco c’è la sopravvivenza. “Europa” esplora invece il conflitto tra profitto e cultura locale in Albania, mentre “I Saw Three Black Lights” e “The Little Gang” ci portano dentro a narrazioni intime e radicate nella natura, rispettivamente nella giungla colombiana e nella lotta contro fabbriche inquinanti. Una comunità di pescatori a Malta è invece la protagonista di “Luzzu”, e “Disco Afrika” affronta il tema della corruzione e delle disuguaglianze attraverso gli occhi di un giovane africano.

A valutare le pellicole in concorso una giuria d’eccezione, presieduta da Paolo Virzì e composta da Lino Guanciale, dalla giornalista Laura Delli Colli, dall’ambientalista Rossella Muroni e da Sofia Pasotto, giovane influencer attenta alla sostenibilità ambientale. Il loro voto decreterà il vincitore del prestigioso Ginkgo d’Oro per il miglior film su tematiche ambientali. 

Novità di questa edizione è la Giuria “Germogli”, composta da studentesse e studenti universitari, organizzata in collaborazione con il GSE – Gestore dei Servizi Energetici, partner scientifico del festival. Questo gruppo di giovani appassionati avrà il compito di assegnare il Premio Germogli al film che meglio rappresenta le sfide e le soluzioni innovative nel contesto della transizione ecologica.

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