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Festival 2024

Come raccontare la natura, l’ambiente e la sostenibilità

Tornano i workshop sui documentari di Cinema In Verde
whorkshop
Aranciera - Orto Botanico di Roma

Come nasce un documentario che racconta la scienza, la natura e l’ambiente? Quale rapporto lega un autore e uno scienziato? Quali sono le sfide che affronta un documentarista? Nella seconda edizione di Cinema In Verde all’Orto Botanico, dal 20 al 22 settembre tornano i workshop sui documentari nella sezione “Esplorare, osservare e documentare la natura e l’ambiente”. Tre incontri mattutini in compagnia di documentaristi, esperti, registi ed esploratori per parlare di documentari sulla natura, sull’ambiente e sulla sostenibilità. 

Ad aprire il ciclo di incontri sarà Fabio Toncelli, regista, sceneggiatore e autore di documentari a tema naturalistico, scientifico e storico, trasmessi in Italia e dalle televisioni di tutto il mondo, che racconterà le tecniche di narrazione documentaristica della natura e della scienza. Con la guida di Toncelli e l’ausilio dello straordinario materiale filmato nel corso della sua lunga esperienza in giro per il mondo, il primo workshop “raccontare la natura” affronterà la potenza creativa del documentario scientifico e naturalistico. Per il pubblico, il documentario di scienza e natura è stato, e continua ad essere, uno dei generi più apprezzati. Per gli scienziati, è uno dei modi per raccontare le nuove scoperte scientifiche e il “dietro le quinte” della ricerca. Ma bisogna essere uno scienziato o un narratore per realizzare un documentario? Perché non entrambi? Dall’ideazione alla realizzazione finale, con un focus sulla collaborazione imprescindibile tra regista e troupe da una parte e ricercatori e scienziati dall’altra, il workshop sarà un’immersione nella narrazione documentaristica. Cercando di capire insieme come si fa un documentario.

A seguire, in dialogo con Lorenzo Vecchi, direttore operativo di Zen2030, si parlerà di “set in green”. L’industria cinematografica ha fatto grandi passi in avanti nella riduzione dell’impatto ambientale dei set e delle produzioni. Zen2030 è una delle società specializzate che stanno accompagnando registi, troupe e case di produzione in questa transizione. Durante l’incontro si farà il punto sulle le regole base del ‘green set’ anche e soprattutto nella realizzazione di documentari naturalistici e scientifici.

Tema della seconda mattina, durante l’incontro “raccontare l’ambiente”, saranno invece i ghiacciai, simbolo della crisi climatica. Il regista, filmaker e ricercatore di glacio-speleologia Tullio Bernabei presenterà il documentario Vanishing Ice, di cui è regista con Marco Visalberghi. Girato fra i ghiacciai di Groenlandia, Svizzera e Italia, il documentario racconta le missioni di esploratori e ricercatori per scoprire come stanno i giganti di ghiaccio. Con le notizie del collasso dei ghiacciai che arrivano da ogni angolo del mondo, come il crollo del ghiacciaio della Marmolada nel 2022 e la scomparsa dell’ultimo ghiacciaio del Venezuela questa estate, il secondo workshop sui documentari di Cinema In Verde 2024 farà il punto su come raccontare la fusione delle masse glaciali. Autore di reportage e documentari, e organizzatore di spedizioni di ricerca in tutto il mondo, Bernabei racconterà le sue esperienze sul campo per studiare e testimoniare lo stato di salute dei ghiacciai. Un incontro per scoprire le sfide, i mezzi utilizzati e le scelte anche imprevedibili della narrazione documentaristica in ambienti estremi. 

L’ultimo incontro dei workshop sarà invece dedicato al sistema alimentare globale, un indicatore sempre più importante della salute del Pianeta: adottare strategie sostenibili per il sostentamento di miliardi di persone è fondamentale. Così come è fondamentale raccontare i meccanismi che guidano il settore alimentare. Durante il terzo workshop “racconta il sistema alimentare”, il giornalista freelance e documentarista Francesco De Augustinis, con oltre dieci anni di esperienza nel settore alimentare e ambientale, presenterà il suo ultimo documentario Until the End of The World. Prodotto nell’ambito del progetto indipendente One Earth e vincitore di premi nazionali e internazionali, il documentario racconta il viaggio ai confini del Pianeta alla scoperta dell’industria alimentare che cresce più rapidamente al mondo: l’allevamento intensivo di pesci. 

Attraversando tre continenti, dalle coste del Senegal fino alla Patagonia cilena, passando le acque della Grecia, l’autore indaga la catena di approvvigionamento dell’industria ittica e i suoi effetti: inquinamento, colonizzazione delle risorse marine e minacce alla biodiversità. Mentre l’industria dell’acquacoltura promette di contribuire a rendere il sistema alimentare più sostenibile, in diverse parti del mondo si moltiplicano le comunità che la combattono per salvaguardare la propria esistenza. Dialogando con il pubblico, De Augustinis racconterà il suo lavoro e la sua esperienza nell’affrontare i temi complessi e controversi del film. E come il documentario può essere uno strumento efficace per spiegare la complessità di un mondo globalizzato. Un mondo in cui le crisi ambientali, sociali ed etiche sono sempre più intrecciate, secondo l’idea che “tutto è connesso”.

Organizzata in collaborazione con un’istituzione universitaria, il Polo Museale della Sapienza – Università di Roma, la seconda edizione del Festival Cinema In Verde prevede il riconoscimento di crediti formativi per gli studenti che partecipano ai workshop. Si rilasceranno attestati di partecipazione.

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